Punto di partenza di questo itinerario è Francavilla, rinomata stazione balneare già nell'800 grazie al suo magnifico arenile. La costa è in pianura e ricca di stabilimenti fino al Lido Riccio di Ortona dove comincia a salire trasformandosi in un rincorrersi di calette e strapiombi sul mare gialli di ginestre. Da quel punto conviene lasciare la via maestra e seguire il vecchio tracciato della statale 16, fermandosi di tanto in tanto per inoltrarsi nei viottoli che la intersecano e affacciarsi dall'alto dei promontori.
Le rovine del Castello Aragonese (XV secolo) vi annunceranno l'ingresso a Ortona e il suo porto. La lunga balconata della Passeggiata Orientale che sovrasta i moli vi offrirà un magnifico colpo d'occhio su quello che vi aspetta ancora piùa sud: un susseguirsi di colline coperte di vigne che si allungano fino al mare.
Da Ortona a Vasto i trabocchi, le caratteristiche palafitte usate per la pesca con le reti, sono una costantante del paesaggio e già si scorgono percorrendo in macchina o in treno la statale 16 che in questo tratto segue quasi perfettamemente la linea della costa. Per raggiungere i trabocchi quasi sempre bisogna lasciare la macchina sulla statale e inoltrarsi per i sentieri (spesso impervi) che scendono alle spiagge. Per questa gita in estate conviene scegliere un giorno feriale, ma se proprio decidete per la domenica conviene partire al mattino presto o verso il tramonto, quando le spiagge e i parcheggi si vuotano, e magari fermarsi per una cena a base di pesce su uno dei trabocchi o in uno dei tanti ristorantini della costa.
Ogni paese, diviso fra borgo marinaro e centro storico sulla collina, merita una sosta. San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, hanno ciascuno un fascino particolare e sono altrettanti punti di partenza alla scoperta delle colline nell'entroterra punteggiate di cittadine medioevali e borghi rurali, come Atessa, Roccascalegna o Casoli.
Da San Vito, per esempio, si può deviare dalla statale 16 per Lanciano, antica capitale della Frentania e una delle più antiche città d'Abruzzo e poi puntare verso Casoli e, dopo aver visitato il magnifico borgo che si sviluppa intorno al palazzo ducale, proseguire sulla statale 84 fino al bivio per Gessopalena. Dopo una sosta nell'antico borgo medievale di Gesso, oggi quasi completamente disabitato, si pu" proseguire verso Torricella Peligna e la sua pinetina. Nel museo territoriale (info: comune 0872.969412) della cittadina èesposta una mummia del '700 scoperta durante il restauro della chiesa parrocchiale.
Scendendo dall'altro versante, si può visitare Colle di Mezzo, e poi scendere verso l'abitato di Bomba, che diede i natali ai fratelli Bernardo (1817-1883) e Silvio (1822-1893) Spaventa, il primo professore di filosofia all'università di Napoli, famoso per aver diffuso l'idealismo tedesco in Italia, il secondo patriota del Risorgimento. Merita una sosta, a tre chilometri dal paese, il suggestivo lago di Bomba, primo esperimento in Europa di lago artificiale ottenuto con una diga di argilla compressa che sbarra il corso del fiume Sangro.