Itinerari in Abruzzo

L'Abruzzo a tavola

Fritti dolci e salati

la.torre.di.cerranoPrima di avviarsi lungo la statale 16 che corre parallela alla Riviera Blu, conviene dare uno sguardo al paesaggio dall'alto. Il luogo ideale può essere la villa comunale di Atri, deliziosa oasi di tranquillità tra il verde del giardino e l'azzurro del cielo e del mare sullo sfondo. Può cominciare qui il vostro viaggio sulla costa teramana, da Hatria Picena, sulle tracce della sua storia romana e medievale, e poi per quattro secoli (dal XIV al XVIII) capitale dello Stato di Atri dominio degli Acquaviva.

Può cominciare tra i vicoli del centro storico o di fronte alla cattedrale di Santa Maria Assunta, nella scenografica piazza Duomo, su cui si affaccia anche il Teatro Comunale. Come una volta, la piazza è il cuore delle attività cittadine con le sue botteghe e i suoi bar e, nelle serate d'estate, il mercatino sttimanale dell'antiquariato (info: municipio, 085 8780067).

A ovest dell'abitato da visitare la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, monumentali costoni di roccia argillosa modellati dall'acqua e dal vento, già visibili sullo sfondo dal belvedere di via delle Clarisse. Poi potete scendere a valle, verso la statale Adriatica (Ss16) e iniziare il vostro percorso sulla costa.

La riviera teramana è bassa e sabbiosa e in alcuni punti conserva ancora tracce della duna che una volta correva lungo tutta la costa. Se siete amanti del mare l'idea guida può essere quella di una giornata in spiaggia in ciascuna delle località della costa, se invece volete evitare il mosaico estivo delle spiagge, potete visitare i paesi e poi dedicarvi alla scoperta della cucina teramana che merita senz'altro più di un un assaggio.

Il vostro viaggio può cominciare da Silvi, comune diviso fra mare e collina, in paese è da vedere la chiesa benedettina di San Salvatore con un affresco del XII secolo e il campanile settecentesco.

Seguendo la statale 16, verso Giulianova, a pochi chilometri trovate Pineto, immersa nel verde delle sue splendide pinete descritte da D'Annunzio. Oggi ne sono visibili due: una sui colli e l'altra, lunga due chilometri, sulla riva del mare piantata negli anni Venti. Da visitare, nella frazione di Mutignano (che in origine era abitata da slavi, dei quali si conservano ancora l'accento e alcune inflessioni dialettali), la chiesa di San Silvestro con un prezioso crocifisso in marmo e un polittico del XV secolo.

Tappa successiva: Roseto, che fino al 1927 si chiamava Rosburgo. Qui è stato costruito uno dei primi stabilimenti balneari su palaffitta del medio Adriatico che fu battezzato La Sirena. Se capitate il 13 di agosto, ricordate che una tradizione locale consiglia ai rosetani di non fare il bagno in mare quel giorno, considerato infausto a causa di una terribile tempesta che provocò molti morti in un anno non precisato. Da non perdere il 15 agosto la processione a mare per la festa dell'Assunta.

Continuando verso nord ecco Giulianova, divisa fra città alta (in collina) e il Lido, famosa negli anni Trenta perchè nell'edizione 1936 del Vocabolario Zingarelli, alla voce spiaggia era stato abbinato il disegno del primo stabilimento balneare di Giulianova Lido. Da vedere, tra l'altro: il duomo di San Flaviano (XV sec.), Santa Maria a Mare (X sec.) con un portale che reca simboli fallici pagani, e la Pinacoteca Bindi con dipinti dell'800 napoletano e abruzzese e ceramiche di Castelli, Capodimonte e Faenza.

Pochi chilometri ancora e siete a Tortoreto, con il centro storico sulla collina a circa 8 chilometri da Tortoreto Lido, collegata da piste ciclabili ai paesini vicini. Da visitare il suggestivo centro storico medievale e la chiesa di Santa Maria della Misericordia, costruita durante la pestilenza del 1348 e descritta nel Decamerone di Boccaccio.

Praticamente senza soluzione di continuità con Tortoreto, di cui era frazione fino al 1956, ecco Alba Adriatica e la sua spiaggia d'argento: tre chilometri di sabbia bianca in parte orlata da una pineta, e una Passeggiata altrettanto lunga tra due filari di palme. Da vedere: la torre di avvistamento del XVI secolo, costruita per difendersi dalle incursioni dei Saraceni, e Villa Moscarini, tipica residenza di campagna in contrada Basciani.

L'ultima perla della Riviera Blu è Martinsicuro, che prende il nome da Martin de Segura, capitano agli ordini di Carlo V, che qui fece costruire una delle tante torri di guardia che si trovano lungo l'Adriatico. Una sosta sulla bellissima spiaggia di Villa Rosa, e sarete pronti per nuove avventure.