Donald Trump è il 45mo presidente degli Stati Uniti, ma la vera sorpresa non è tanto questa. Alla vigilia delle presidenziali americane tutti i sondaggi davano per certa la vittoria di Hillary Clinton.
Ora, visto che la statistica è un ramo della scienza fondato su dati reali, non una opinione frutto di suggestioni e chiacchiere da bar, c'è da pensare che molti dei soggetti intervistati per esprimere la propria intenzione di voto, non abbiano detto la verità , mandando così in tilt i sondaggisti e le loro agenzie. Perché?
Una spiegazione potrebbe essere nel fatto che Trump, da quando è iniziata la sfida con Hillary Clinton, era stato trasformato in una sorta di macchietta dai media, non solo americani ma di tutto il mondo. Una caricatura a cui veniva attribuito di tutto: persona violenta e di scarsa cultura, sessista, pericolosa.
In realtà gran parte della classe media americana, il grosso degli elettori, ha puntato proprio su Trump nel segreto dell'urna, badando piùal sodo, come le promesse di abbassare le tasse, lo stop all'immigrazione, che oggi toccano i veri nervi scoperti della civiltà occidentale. Il parrucchiere e il viso arancione del candidato repubblicano hanno contato poco nella valutazione finale.
Non lo hanno detto ai sondaggisti al momento dell'intervista, ma non erano affatto convinti del programma meno pragmatico, fondato in gran parte sulla demonizzazione dell'avversario, della sfidante. Vi ricorda qualcosa?