Processione Cristo Morto a Chieti

La presenza di oltre centocinquanta violini che eseguono per tutta la durata del percorso la marcia funebre di Selecchy, accompagnando la Schola Cantorum della Cattedrale di San Giustino, rende questa processione particolarmente suggestiva.

Il corteo si snoda lungo il centro storico di Chieti, illuminato per l’occasione soltanto dalla luce dei fuochi accesi su alti tripodi. Oltre all'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, cui è affidata la gestione, e ai Cavalieri di Malta, che hanno una sede a Chieti, partecipano tutte le altre confraternite della città, gli uomini negli abiti cerimoniali e con un cappuccio in testa in segno di penitenza, le donne in nero.

Il ritmo del corteo (lo struscio) è segnato dal rumore sinistro della bàttola (o troccola), uno strumento in legno che durante la Settimana Santa sostituisce il suono delle campane.

In processione sfilano i trofei (simboli) della Passione, come l’Angelo, la Colonna della flagellazione, la Corona di spine, la Veronica con il drappo del Volto Santo. Chiudono il corteo le statue della Madonna Addolorata, avvolta in un abito di seta nera, e il catafalco con la statua del Cristo Morto, coperto da un finissimo velo ricamato con fili d’oro e pietre preziose.

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